Il servizio acquedotto si compone di quattro fasi
Captazione | Disinfezione | Adduzione | Distribuzione |
Captazione
E’ la fase di prelievo dell’acqua dalle “Fonti” che possono essere pozzi o sorgenti presenti sul territorio gestito o al di fuori di esso.
Fonti di approvvigionamento distretto Sarnese-Vesuviano
Sistema di captazione
Disinfezione
L’acqua dopo essere prelevata dalle “Fonti” viene “disinfettata” ossia vengono rimossi, disattivati o eliminati i microorganismi patogeni mediante l’utilizzo di disinfettanti chimici. Nel nostro ciclo produttivo utilizziamo sistemi di disinfezione che nella maggioranza dei casi sfruttano l’ipoclorito di sodio 14-15% come reagente.
Per gli impianti di maggiori dimensioni (n° 5 complessivi) viene utilizzato il biossido di cloro, più efficace per la disinfezione di grosse portate e lunghe percorrenze, che è derivato dalla combinazione di due acidi quali l’acido cloridrico ed il clorito di sodio.
Per gli impianti di maggiori dimensioni (n° 5 complessivi) viene utilizzato il biossido di cloro, più efficace per la disinfezione di grosse portate e lunghe percorrenze, che è derivato dalla combinazione di due acidi quali l’acido cloridrico ed il clorito di sodio.
Adduzione
La fase di adduzione comprende il passaggio dell’acqua attraverso condotte di ampio diametro, dal punto in cui viene prelevata ai serbatoi fino alla sua immissione nella rete di distribuzione.
Il sistema idrico gestito da Gori è distinto in tre sottosistemi principali: Sarnese-Vesuviano, Monti Lattari e Ausino
Il Sistema Vesuviano è il più esteso dei tre e nasce dall’integrazione funzionale dell’Acquedotto del Sarno e dell’Acquedotto Vesuviano. Quest'ultimi a loro volta sono interconnessi con gli schemi esterni dell’Acquedotto Campano, dell’Acquedotto della Campania Occidentale e dell’Acquedotto del Serino in corrispondenza dei nodi idraulici di Cancello, S. Clemente e S. Prisco. Ad esso è deputata l’alimentazione di gran parte dei comuni dell’ATO3.
Il Sistema Monti Lattari serve il territorio della penisola Sorrentina, dell’isola di Capri, della piana Sarnese.
Il Sistema Ausino, infine, costituisce lo schema di adduzione per i comuni dell’ATO che occupano le propaggini più orientali del territorio. Esso prende il nome dall’omonimo schema acquedottistico dell’ATO 4 dal quale risulta alimentato in regime di sostanziale esclusiva.