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Waterfootprint

Tutto ciò che usiamo, indossiamo, compriamo, vendiamo e mangiamo richiede acqua per essere fatto.

(Water Footprint Network)


L’acqua dolce è una risorsa molto preziosa, estremamente limitata e distribuita in modo disomogeneo nel mondo, perciò è indispensabile limitare ogni suo spreco.

L'impronta idrica è un importante indicatore della domanda d'acqua da parte dell’umanità; ci dice quanta acqua viene utilizzata, in modo diretto o indiretto, ogni giorno in tutte le nostre attività, per produrre ciascuno dei beni e servizi. Questo calcolo della quantità d’acqua (dolce) può essere eseguito per una singola persona, un processo, l'intera catena del valore di un prodotto o per un'azienda, un bacino fluviale o una nazione.


L'impronta idrica nei consumi


consumi e impronta idrica consumi e impronta idrica mobile


Per consumo diretto, s’intende l’acqua che utilizziamo e che sgorga tutti i giorni dal rubinetto di casa, mentre per indiretta, o virtuale, s’intende la quantità di acqua che viene utilizzata per la produzione dei prodotti e dei beni che consumiamo.

A seconda del contesto di riferimento, l’impronta può essere misurata in metri cubi per tonnellate di produzione, per ettaro di terreno agricolo, per unità di valuta e in altre unità funzionali. L’impronta idrica ci aiuta a capire per quali scopi, le risorse d’acqua dolce limitate, vengono consumate e inquinate, l’impatto che ha dipende da dove l’acqua viene trattata e quanta ne viene consumata.

L’impronta idrica viene misurata in volumi d’acqua consumati (evaporati o incorporati in un prodotto) e inquinati per unità di tempo.

La valutazione del WFP si sviluppa in tre fasi:

quantificazione e localizzazione dell’impronta idrica di un prodotto o di un processo nel periodo di riferimento;

valutazione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica dell’impronta idrica;
individuazione delle strategie di riduzione della stessa.
L’impronta idrica media individuale, su scala mondiale, è pari a 3.795 litri d’acqua per individuo al giorno (Water Footprint Network, 1996 – 2005), così distribuiti:

Acqua blu: 420 litri
Acqua verde: 2.782 litri
Acqua grigia: 593 litri

Il computo globale della waterfootprint è dato dalla somma di tre componenti:


Water footprint Water footprint

Acqua blu
è l'acqua che proviene da risorse idriche superficiali o sotterranee e viene evaporata, incorporata in un prodotto o prelevata da un corpo idrico e restituita a un altro, o restituita in un momento diverso. L'agricoltura irrigata, l'industria e l'uso domestico dell'acqua possono avere ciascuno un'impronta idrica blu.

Acqua Verde
è l'acqua proveniente dalle precipitazioni che viene immagazzinata nella zona radicale del suolo ed evaporata, traspirante o incorporata dalle piante. È particolarmente rilevante per i prodotti agricoli, orticoli e forestali.

Acqua Grigia
è la quantità di acqua dolce necessaria per assimilare gli inquinanti per soddisfare specifici standard di qualità dell'acqua. L'impronta delle acque grigie considera l'inquinamento da fonte puntuale scaricato in una risorsa di acqua dolce direttamente attraverso un tubo o indirettamente attraverso il deflusso o la lisciviazione dal suolo, superfici impermeabili o altre fonti diffuse.

(Water Footprint Network)



Impronta idrica degli alimenti


impronta idrica alimenti impronta idrica alimenti mobile

L’utilizzo delle tre componenti di acqua virtuale incide in modo diverso sul ciclo idrogeologico. Ad esempio, il consumo di acqua verde esercita un impatto meno invasivo sugli equilibri ambientali rispetto al consumo di acqua blu.
La water footprint offre quindi una migliore e più ampia prospettiva su come il consumatore o produttore influisce sull’utilizzo di acqua dolce. Essa è una misura volumetrica del consumo e dell’inquinamento dell’acqua. Non misura quindi la gravità dell’impatto a livello locale, ma fornisce un’indicazione sulla sostenibilità spazio-temporale dalla risorsa acqua utilizzata per fini antropici.
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