I principi e le norme comportamentali che ispirano il nostro agire.
Un modello chiaro e trasparente della nostra organizzazione
Consapevoli che gli obiettivi di crescita e sviluppo e la tutela della risorsa possano coniugarsi con i più alti valori dell’agire civile, Gori si è dotata di una serie di strumenti di autoregolazione attraverso i quali affermiamo i valori, i principi e gli standard comportamentali che devono ispirare l’agire di tutte le persone che operano nell’interesse della nostra azienda.
Strumenti di controllo
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 231/01
Il D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, ha introdotto nell’ordinamento giuridico italiano un regime di responsabilità amministrativa a carico degli enti a seguito della commissione di determinati reati (cc.dd. “reati presupposto”) posti in essere nell'interesse o a vantaggio della società da parte di persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione della società stessa, nonché da coloro che esercitano la gestione e il controllo della stessa (cc.dd. soggetti apicali) e, infine, da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza dei soggetti apicali (cc.dd. soggetti sottoposti all’altrui vigilanza).
Sin dal 2010 Gori si è dotata di un proprio "Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo" ex D. Lgs. 231/2001 (anche denominato "Modello Organizzativo 231", "Modello 231", "Modello" o "MOGC"), volto a prevenire la commissione di reati e illeciti amministrativi astrattamente realizzabili nell’ambito dell’attività della società. Il modello 231 è continuamente aggiornato e migliorato, alla luce dell’esperienza maturata, dell’evoluzione giurisprudenziale e dottrinale, dell’evoluzione normativa del decreto e dei mutamenti organizzativi aziendali.
Il nostro nuovo modello è stato approvato dal consiglio di amministrazione della società in data 20 luglio 2023.
Obiettivi del Modello 231
Con l’adozione del modello organizzativo 231, e coerentemente con quanto espressamente richiesto dalla normativa vigente, Gori si pone i seguenti obiettivi di carattere generale: prevenzione del rischio di commissione di reati e illeciti amministrativi teoricamente realizzabili nell’ambito dell’attività nostra azienda:- Conoscenza delle attività che presentano un rischio di realizzazione di reati rilevanti per la società (attività a rischio) e delle regole (modalità e procedure) che disciplinano le attività a rischio; informazione dei destinatari in merito alle modalità e procedure da seguire nello svolgimento delle attività a rischio; consapevolezza circa le conseguenze sanzionatorie che possono derivare per essi o per la società della violazione di norme di legge, di regole o di disposizioni interne
- Diffusione, acquisizione personale e affermazione concreta di una cultura d’impresa improntata alla legalità, nella consapevolezza dell’espressa riprovazione da parte della società di ogni comportamento contrario alla legge, ai regolamenti, alle norme di autodisciplina, alle indicazioni delle autorità di vigilanza e controllo e alle disposizioni interne
- Diffusione, acquisizione personale e affermazione concreta di una cultura del controllo, che deve presiedere al raggiungimento degli obiettivi;
- Esistenza di una chiara attribuzione dei poteri e di un adeguato sistema dei controlli
In coerenza con le previsioni del decreto e del modello, Ci siamo dotati di un organismo di vigilanza (OdV), con pieni e autonomi poteri di iniziativa, intervento e controllo in merito al funzionamento e all’efficacia del modello stesso. In particolare, l’OdV:
- Verifica l’effettiva idoneità del modello a prevenire la commissione dei reati previsti dal decreto
- Monitora la validità nel tempo del modello e formula proposte di aggiornamento al Consiglio di Amministrazione, laddove ne emerga l’esigenza in relazione alle mutate condizioni aziendali e normative
- Segnala agli organi competenti eventuali violazioni del modello, accertate o in corso di accertamento, che potrebbero comportare l’insorgere di una responsabilità in capo alla società.
L’organismo di vigilanza dovrà essere tempestivamente informato di qualsiasi condotta illegittima ai sensi del D. Lgs. 231/2001, nonché di qualsiasi violazione o elusione del modello e delle relative procedure.
Il Codice Etico rappresenta uno strumento di autoregolazione attraverso il quale vengono affermati i valori, i principi e gli standard comportamentali che devono ispirare l’agire di tutte le persone che operano nell’interesse di Gori.
Gli organi sociali, il management, i dipendenti, i collaboratori esterni, i fornitori ed ogni altro soggetto che cooperi con noi deve osservare tali principi, ciascuno nell’ambito delle proprie funzioni, competenze e responsabilità.
Il Codice Etico è adottato al fine di indirizzare i destinatari verso obiettivi positivi in grado di produrre utilità e benessere, sia per i diretti interessati sia per l’ambiente di riferimento nel suo complesso. Il Codice enuncia i principi etici generali ai quali devono essere ricondotte tutte le pratiche aziendali; specifica i criteri di condotta verso ciascuna categoria di stakeholder; definisce i meccanismi per l’attuazione dei principi e il controllo dei comportamenti agiti dalle persone che operano nell’interesse della società.
Ci impegniamo a promuovere la diffusione e la conoscenza, a rispettare e a far rispettare i principi generali e i criteri di condotta indicati nel codice, poiché la loro osservanza è di importanza fondamentale per il perseguimento degli obiettivi di sviluppo ed efficienza, per l’affidabilità dell’azienda, per la salvaguardia della sua reputazione, per la tutela dei dipendenti, per il soddisfacimento dei bisogni degli utenti, per la realizzazione dei contributi positivi che intendiamo fornire al contesto sociale e ambientale in cui operiamo.
Vigiliamo sull’osservanza del codice e predispone adeguati strumenti e procedure di prevenzione e controllo per assicurare la trasparenza delle attività e dei comportamenti adottati, intervenendo anche con azioni di miglioramento continue.
Whistleblowing
Tutto ciò in ottemperanza al D.lgs. n. 24/2023, che recepisce la Direttiva (UE) 2019/1937 (cosiddetta Direttiva Whistleblowing) e disciplina la protezione delle persone che segnalano, ed in conformità al proprio Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo